lunedì 15 ottobre 2012

Disabili, il massacro continua


Tratto da Osservatorio sulla legalità e sui diritti onlus

Disabili e invalidi penalizzati dal governo: manifestazione a Roma
di Tamara Gallera*
Pessime novità per le fasce deboli della società nel disegno di legge sulla stabilità approvato dal Consiglio dei Ministri del 9 ottobre e che ora passa alle Camere per la discussione, gli emendamenti e l’approvazione finale.
Non è a tutt'oggi noto l'articolato del ddl governativo, ma il governo ha dichiarato che vi si prevede l'assoggettabilità ad IRPEF delle pensioni di guerra e di invalidità, con la conseguenza di tagliare un beneficio a chi già ha molte difficoltà, ma anche di far divenire soggetti d'imposta i disabili ad oggi a carico della famiglia. Si è già prospettata l'introduzione dell'indennità di accompagnamento nell'isee, si tagliano i permessi per i familiari ai sensi della legge 104, si tassano le pensioni, si tagliano i trasferimenti ai comuni, i servizi diminuiscono o scompaiono. I disabili hanno perso tutte le agevolazioni sulla casa e si vedono ridotte drasticamente detrazioni e deduzioni. Anche i tagli alla scuola pubblica ed alla sanità contenuti nella legge di stabilità penalizzano prevalentemente le persone svantaggiate.
La Federazione Associazioni Nazionali dei Disabili della Toscana, "preso atto dei contenuti della Legge di stabilità varata dal Governo che ancora una volta colpisce lo Stato sociale", ha manifestato la propria indignazione contro tali misure che penalizzano "una larga parte dei beneficiari dei permessi della legge 104 per l'assistenza a persone con disabilità gravi" e prevedono "l'assoggettabilità ad IRPEF delle pensioni di guerra e di invalidità".
L'Osservatorio sulla legalità e sui diritti Onlus reputa "vergognose ed inaccettabili le misure introdotte dal governo nel disegno di legge sulla stabilità che colpiscono prevalentemente le fasce deboli della popolazione, già ripetutamente colpite, negli ultimi anni, da tagli finanziari, ridimensionamenti di servizi e aumento dei requisiti per il diritto agli aiuti". " Un intervento realmente efficace e indolore (per gli svantaggiati) che il governo invece non ha previsto e che potrebbe essere introdotto dal parlamento è un controllo sullo sfruttamento dei disabili ed invalidi che avviene con i costi ingustificatamente alti dei presìdi medico-chirurgici previsti per tali categorie", ha affermato il presidente dell'Osservatorio, Rita Guma: "Un governo che dice di volersi battere contro la corruzione dovrebbe, piuttosto che rivedere la spesa per i figli più deboli della società, fare luce su questo e da questo recuperare i fondi".
"Già negli scorsi giorni e settimane abbiamo più volte denunziato la situazione di grave difficoltà che si sta imponendo, taglio dopo taglio – in ultimo quelli della spending review - , al sistema di welfare e protezione sociale del nostro Paese ed abbiamo proclamato uno stato di mobilitazione permanente della nostra Associazione con la costituzione di unità di crisi a tutti i livelli", ha affermato Roberto Speziale, presidente nazionale di Anffas Onlus – Associazione Nazionale Famiglie di Persone con disabilità intellettiva e/o relazionale. Per Speziale, "Un Paese che si definisce civile e che ha ratificato la Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità non può costantemente operare scelte che sacrificano persone e famiglie già costantemente vessate, in situazioni di svantaggio e spesso al limite della povertà e dell’esclusione sociale".
L'appuntamento a Roma è mercoledì 31 ottobre: un’intera giornata di mobilitazione e proposte organizzata dalla Rete "Cresce il welfare, cresce l’Italia", che comprende 40 organizzazioni sociali e sindacali. Previsti in mattinata flash mob in vari punti della città e un presidio in Piazza Montecitorio, mentre al pmeriggio in Piazza Farnese si alterneranno sul palco testimonianze dal sociale e musica. L’obbiettivo della manifestazione è quello di chiedere al governo di frenare, nella manovra di bilancio 2013, sui tagli al sociale e rilanciare invece le politiche di welfare per lo sviluppo dell’Italia, rifinanziando i fondi azzerati (Fondo Nazionale per le Politiche Sociali, Fondo per la non autosufficienza, Fondo per l’infanzia) a sostegno delle fasce di popolazione più svantaggiate.
* si ringrazia Massimo Vita

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