giovedì 16 febbraio 2012

Signori politici, da che parte state?

Da Superando.it


Una manifestazione di protesta è stata indetta per martedì 21 febbraio Roma, in Piazza Montecitorio (ore 10.30-13.30) dal Movimento Disabili Rinnovamento Democratico (Nulla su di Noi, Niente senza di Noi) e dal gruppo di Facebook Disabili in Lotta dalla Delega all'Azione.
«L'iniziativa - spiegano i promotori - comprenderà tre forme di partecipazione: la manifestazione con la presenza in Piazza Montecitorio a Roma di tutte le persone con disabilità che fisicamente saranno in grado di farlo; l'invio di una lettera di protesta al ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Elsa Fornero, con un testo già da noi predisposto, da parte di chi non potrà essere a Roma, a causa della sua grave disabilità; nello stesso giorno della manifestazione, infine, le famiglie delle persone con disabilità e i Cittadini con loro solidali attueranno uno sciopero della spesa, recando al braccio ben visibile la stringa: "Appoggio la lotta dei disabili contro lo sterminio dei loro diritti"».

Anche fisicamente, dunque, le persone con disabilità che aderiranno all'iniziativa intendono protestare contro alcuni NO, ribaditi recentemente dal Governo, vale a dire il no a un'indennità di accompagnamento concessa al solo titolo della minorazione, quale diritto inviolabile, il no all'esclusione dall'ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) delle provvidenze legate alla disabilità e il no all'eliminazione delle parti relative ai disabili dall'articolo 5 della Legge 214/11, quello appunto riguardante l'ISEE.
«Tutto ciò - dichiarano ancora i coordinatori della protesta - mette a rischio le indennità di accompagnamento, le pensioni di invalidità e quelle dei ciechi civili e sordomuti, ma anche i servizi come l'assistenza domiciliare, la riabilitazione, la permanenza nei centri diurni, i trasporti agevolati, il badantato, l'assistenza infermieristica, il sostegno scolastico, l'assegno sociale, l'assegno di cura, insomma, tutte le altre provvidenze legate alla disabilità. Chiediamo dunque che dall'articolo 5 della Legge 214/11 venga eliminata la parte relativa ai disabili; che l'indennità di accompagnamento venga ancora concessa al solo titolo della minorazione e sia considerata come un diritto inviolabile; che tutte le provvidenze relative alla disabilità siano tenute fuori dall'ISEE; che le spese dei servizi forniti alle persone con disabilità dal Sistema Sanitario Nazionale siano gratuite; che gli ausili per la mobilità, la comunicazione, e l'autonomia, per  la vita indipendente, vengano forniti dallo Stato, con la compartecipazione  agevolata da parte dell'interessato in base al reddito personale; che sia garantito il sostegno scolastico ed extrascolastico e il diritto al lavoro».
E concludono: «Noi disabili non consentiremo di essere ridotti agli "arresti domiciliari" rigettati alle condizioni di vita degli anni Cinquanta. Per questo lotteremo a oltranza contro lo sterminio, contro il negazionismo dei nostri diritti e contro la cancellazione della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità ratificata dal'Italia[Legge 18/09, N.d.R.]. La nostra lotta proseguirà dopo la manifestazione del 21 febbraio in varie forme. Chiamiamo pertanto alla solidarietà e tutti i cittadini e i lavoratori dei servizi sociosanitari e del comparto della disabilità». (S.B.)

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