lunedì 27 febbraio 2012

Si fa presto a dire: "State tranquilli!"


Dal sito istituzionale dell’onorevole Ileana Argentin:

Roma, 22 feb. – (Adnkronos) – “La cosa importante che va evidenziata è che si è creato una sorta di allarmismo sui tagli ai disabili, che non ha nulla di vero, come hanno assicurato il ministro Fornero e il sottosegretario Guerra ieri in commissione. Non verrà messo in discussione né l’assegno di accompagno, né le pensioni, né nessun tipo di sostegno economico ai disabili. Quindi è molto importante bloccare questo allarmismo: non si fa demagogia sui disabili”.
Lo ha detto all’Adnkronos Ileana Argentin, responsabile dei diritti della disabilità del Pd e membro della Commissione Affari Sociali della Camera.
“Ieri in commissione c’è stata l’audizione con il ministro Fornero e il sottosegretario Guerra – ha spiegato Argentin –. Abbiamo parlato dello stato sociale e ancora una volta è stato chiarito con rigidità ma anche con disponibilità che questo governo non si occuperà del sistema assistenziale. Questo governo nasce per la ricrescita del paese e per coprire il debito pubblico. Finalmente il sottosegretario ci ha dato disponibilità per costruire un percorso per i prossimi anni”.
“Con questo governo sono stati impediti dei tagli ingenti sul sociale mentre è stato il governo precedente che ha massacrato il disagio e l’handicap”, sottolinea Argentin.
”Per quanto riguarda l’analisi della situazione fiscale del disabile il ministro e il sottosegretario mi hanno assicurato che useranno grande elasticità a seconda della situazione contingente, soprattutto per l’analisi Isee – ha aggiunto –. Il reddito del disabile oggi viene considerato in modo individuale e non familiare. C’era timore che su questo potesse esserci un cambiamento. Il governo cercherà di garantire il nucleo familiare riconoscendo il reddito patrimoniale del singolo individuo”.

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Precisato che le parole sono state evidenziate in rosso da me, ci sono due questioni da approfondire.
Intanto, va spiegato perché, come dice la Argentin, “si è creato una sorta di allarmismo sui tagli ai disabili”. Si è creato perché in parlamento giace tuttora, presentato dal ministro Tremonti a nome e per conto del governo Berlusconi, il “disegno di legge per la riforma fiscale e assistenziale” attraverso il quale, affermando di avere come obiettivo la “riqualificazione e il riordino della spesa”, ci si propone in realtà di realizzare una drastica riduzione della spesa (dall’esercizio dell’intera delega, l’articolo 11 prevede risparmi a regime di 20 miliardi di euro all’anno), tagli da farsi essenzialmente a carico dei disabili attraverso la pressoché totale eliminazione dell’indennità di accompagnamento e la revisione (tagli) sia del sistema pensionistico sia dei criteri per l’accertamento dell’invalidità.
Di conseguenza fino a quando il premier Monti non annuncerà di avere gettato quel disegno di legge nella pattumiera i disabili italiani avranno tutte le ragioni per stare in allarme.
La conferma viene (secondo punto) dalla questione dell’Isee. Contrariamente a quanto stabilito dalla Corte costituzionale la quale ha sancito che nella valutazione del diritto all’accesso ai servizi assistenziali occorre tenere conto del reddito del solo disabile, un po’ tutti gli enti proposti, facendo i finti tonti, cercano di allargare il discorso al reddito del nucleo familiare in modo da tagliare quanti più benefici possibili e fare cassa sulla pelle dei disabili.
E a questo proposito il nuovo governo dice che “cercherà di garantire il nucleo familiare riconoscendo il reddito patrimoniale del singolo individuo”. Ecco un altro motivo – quel “cercherà” – per non abbassare la guardia.
Cara onorevole Argentin, se tutte, ma proprio tutte, le associazioni dei disabili sono su piede di guerra, stia tranquilla che una una ben fondata ragione ci sarà. D’altronde non è la prima volta che in parlamento si cerca di scippare l’indennità di accompagnamento dei disabili: ricorda gli emendamenti che qualcuno quattro quatto zitto zitto cercò di intrufolare un paio di estati fa nel decreto milleproroghe?

2 commenti:

  1. Abbiamo una sede, che è al piano terra dell'assessorato ai servizi sociali del Comune della Spezia, ma per informazioni il mio cell è 3393087142.

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