mercoledì 15 giugno 2016

È legge il "Dopo di noi". Ecco cosa prevede

Approvato in via definitiva dalla Camera dei Deputati, nella seduta del 14 giugno 2016 il Ddl intitolato Disposizioni in materia di assistenza in favore delle persone con disabilità grave prive del sostegno famigliare» detto “Dopo di noi”. Il provvedimento era stato approvato dal Senato il 26 maggio.
Nel passaggio al Senato il provvedimento ha subito delle modifiche:
È stata rafforzata la soggettività delle persone con disabilità e il ruolo di sostegno dei genitori per evitare che si lasciasse erroneamente intendere che questi ultimi fossero gli unici responsabili dell’assistenza;
Sono stati introdotti ulteriori strumenti normativi, oltre il trust, per destinare beni e servizi alle persone con disabilità grave al venir meno dei genitori ed è stata concessa la possibilità di istituire vincoli di destinazione e fondi speciali, composti di beni sottoposti a vincolo di destinazione e disciplinati con contratto di affidamento fiduciario anche a favore di organizzazioni non lucrative di utilità sociale che operano prevalentemente nel settore della beneficenza. Di conseguenza, sono stati allargati anche a questi strumenti i benefici fiscali già previsti per la costituzione del trust.

DESTINATARI
Con l'espressione “dopo di noi” ci si riferisce al periodo di vita delle persone disabili successivo alla scomparsa dei genitori/familiari.
Destinatari delle misure di assistenza, cura e protezione nel superiore interesse delle persone con disabilità grave, non determinata dal naturale invecchiamento o da patologie connesse alla senilità, prive di sostegno familiare in quanto mancanti di entrambi i genitori o perché gli stessi non sono in grado di fornire l’adeguato sostegno genitoriale, nonché in vista del venir meno del sostegno familiare, attraverso la progressiva presa in carico della persona interessata già durante l’esistenza in vita dei genitori.
PRINCIPI FONDAMENTALI
Favorire il benessere, la piena inclusione e l’autonomia delle persone con disabilità.
Progressiva presa in carico della persona disabile durante l’esistenza in vita dei genitori e rafforzamento di quanto già previsto in tema di progetti individuali per le persone disabili.
Definizione degli obiettivi di servizio e dei livelli essenziali delle prestazioni nel campo sociale da garantire su tutto il territorio nazionale ai destinatari della legge.

ELEMENTI PRINCIPALI DEL PROVVEDIMENTO
Istituzione presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del Fondo per l'assistenza alle persone con disabilità grave e disabili prive del sostegno familiare con una dotazione di 90 milioni di euro per l'anno 2016, 38,3 milioni di euro per l'anno 2017 e in 56,1 milioni di euro annui a decorrere dal 2018.
Un decreto del Ministero del Lavoro, in accordo con Ministero Economia e Finanze e Ministero della Salute, stabilirà i criteri per l’accesso alle misure di assistenza, cura e protezione del Fondo.
Le Regioni definiscono i criteri per l’erogazione dei finanziamenti, le modalità di pubblicità dei finanziamenti erogati, la verifica dell’attuazione delle attività svolte, nonché le ipotesi di revoca dei finanziamenti medesimi.

Principali obiettivi del Fondo:
Adottare e potenziare programmi di intervento volti a favorire percorsi di deistituzionalizzazione e supporto alla domiciliarità in abitazioni o gruppi-appartamento che riproducano le condizioni abitative e relazionali della casa familiare e che tengano conto delle migliori opportunità offerte dalle nuove tecnologie, al fine di impedire l'isolamento delle persone con disabilità;
Realizzare interventi innovativi di residenzialità diretti alla creazione di soluzioni alloggiative di tipo familiare o di co-housingg, che possono comprendere il pagamento degli oneri di acquisto, locazione, ristrutturazione e messa in opera degli impianti e delle attrezzature necessari per il funzionamento degli alloggi medesimi, anche sostenendo forme di mutuo aiuto tra persone con disabilità;
Realizzare, ove necessario, in via residuale, e nel superiore interesse delle persone con disabilità grave, interventi per la permanenza temporanea in una soluzione abitativa extrafamiliareper far fronte ad eventuali situazioni di emergenza, nel rispetto della volontà delle persone con disabilità grave, ove possibile, dei loro genitori o di chi ne tutela gli interessi;
Sviluppare programmi di accrescimento della consapevolezza, di abilitazione e di sviluppo delle competenze per la gestione della vita quotidiana e per il raggiungimento del maggior livello di autonomia possibile.
Al finanziamento dei programmi e alla realizzazione degli interventi possono concorrere le Regioni, gli Enti Locali, gli enti del terzo settore e altri soggetti di diritto privato.
Le attività di programmazione degli interventi prevedono il coinvolgimento delle organizzazioni di rappresentanza delle persone con disabilità.

Esenzioni ed agevolazioni tributarie per la costituzione di trust, di vincoli di destinazione e di fondi speciali composti di beni sottoposti a vincolo di destinazione in favore dei disabili:
La cancellazione dell’imposta di successione e donazione per i genitori, ad esempio per la casa di proprietà;
La riduzione di aliquote e franchigie e le esenzioni per l’imposta municipale sugli immobili; l’innalzamento dei parametri sulla deducibilità per le erogazioni liberali e le donazioni;
la detraibilità delle spese per le polizze assicurative, con l’incremento da 530 a 750 euro della detraibilità dei premi per le assicurazioni sul rischio morte;
Agevolazioni tributarie per trasferimenti di beni e di diritti per causa di morte, per donazione o a titolo gratuito nel caso di istituzione di trust in favore di persone con disabilità grave. Per beneficiarne, il trust deve perseguire come finalità esclusiva l’inclusione sociale, la cura e l’assistenza della persona disabile in cui favore è istituito.
Realizzazione di campagne informative a cura della Presidenza del Consiglio dei Ministri per diffondere la conoscenza delle disposizioni introdotte e, più in generale, sensibilizzare l’opinione pubblica sulla finalità di favorire l’inclusione sociale.
(dal sito governo.it)


sabato 16 gennaio 2016

Rimandiamo il pacco al mittente

“Il 30 dicembre scorso è stato creato un gruppo su Facebook per riaccendere i riflettori sui diritti delle persone disabili, ormai spenti da troppo tempo” scrive Germana Lancia, Responsabile Sportello relazioni con studenti disabili presso Sapienza Università di Roma. “Siamo cresciuti subito, oggi siamo 7842, ma vorremmo crescere molto di più, perché vorremmo portare avanti delle iniziative. Per fare questo ci serve molta forza, ovvero partecipazione in tutta Italia. È per questo che mi rivolgo a voi, certa nella vostra disponibilità a rendere pubblica la nostra iniziativa”.
Questi nome e link del gruppo:
AFFARI TUOI. Il Pacco del Parlamento alle persone disabili. AVANTI UN ALTRO!
“Chi si iscrive, o chi vene iscritto e vi rimane, lo fa perché ritiene giusto difendere i diritti delle persone disabili tutte: bambini, giovani, adulti, anziani. Diritti che da troppo tempo sono stati nascosti in cantina – si apprende dalla descrizione del gruppo – ,il Gruppo prende lo spunto da una legge vergognosa che considera reddito le pensioni, gli assegni, le indennità, erogate alle persone disabili, approvata dal Parlamento nel dicembre 2014 e riconfermata nel dicembre 2015.
Queste le prime proposte del gruppo:
1) Rimandiamo il PACCO al mittente.
2) Chiediamo l’abolizione della norma, nella parte in cui prevede che nel reddito siano calcolate le somme ricevute dalle persone con invalidità visiva, uditiva, motoria, psichica e generica (che non rientra in nessuna della categorie citate): indennità di accompagnamento, pensione di invalidità, assegni agli invalidi parziali, indennità di frequenza, assegni sociali, indennità agli invalidi per lavoro.
3) Aspettiamo le scuse dei parlamentari che hanno tradito la nostra fiducia.
4) Ringraziamo chi ha proposto l’emendamento per tutelare i nostri diritti; ringraziamo chi è intervenuto in difesa dei nostri diritti; ringraziamo chi ha votato in favore dei nostri diritti.
È sempre bene ricordare, a tutti, che si tratta di un nostro DIRITTO, non di un’elemosina dei nuovi faraoni, concessa ai nuovi schiavi.
5) Riaccendiamo i riflettori sui diritti delle persone disabili, spenti ormai da troppo tempo.
6) Solleviamo tutti i problemi che quotidianamente affrontiamo; ricordiamoci che siamo un risorsa per questa Società, che ci relega ai margini; che si dimentica di noi, e noi sopportiamo senza creare problemi.
7) Raccontiamo le nostre storie, quelle di ogni giorno, e forse le Istituzioni capiranno quanto lontane siano dal rispetto della normativa vigente, prima fra tutte la Costituzione.
Cosa dire a chi ha votato contro i nostri diritti?
Guardatevi allo specchio e trovatevi una definizione!
Visto che non ci tutela chi sta in alto ed è pagato per farlo, sarebbe un loro dovere; cerchiamo di cambiare dal basso, fiduciosi del fatto che tante gocce formano un mare.
Per ora siamo un bel fiume pulito che scorre veloce ma, per diventare mare sono qui a chiedervi un grande aiuto, di aggiungere al gruppo i vostri amici e le vostre amiche che pensate possano essere interessate a dare la loro solidarietà per i diritti dimenticati.
Vi invito a pubblicare storie che conoscete; storie che trovate su internet, i vostri pensieri, le vostre proteste.
Grazie a coloro che in pochi giorni hanno fatto grande il gruppo e grazie a quelli che arriveranno”.
(tratto da Redazione ilfaro24.it,  che ringraziamo)