mercoledì 25 febbraio 2015

Una firma contro la barbarie

Per mobilitare i cittadini contro l’ingiustificato inserimento della rendita INAIL nell’ISEE, l’ANMIL si è fatta promotrice di una petizione popolare per la quale saranno raccolte firme in tutt’Italia nelle oltre 500 Sedi dell’Associazione, in occasione di tre Open Day: Sabato 28 febbraio, Sabato 7 marzo e Sabato 14 marzo.
Gli andamenti finanziari ed i cambiamenti politici degli ultimi tempi hanno reso tutti più attenti e sensibili al ruolo che il lavoro occupa nell’ordinamento della società, sia come fonte di reddito che come forma primaria di emancipazione. L’ANMIL ribadirà che mai più le necessità produttive dovranno tornare a creare mancanza di prevenzione e di sicurezza per i lavoratori, comprimendone i diritti e costringendoli a rischiare la salute e la vita.
“Nelle giornate di Open Day la nostra Sede ANMIL di LA SPEZIA – dichiara il Presidente Territoriale – raccoglierà le firme di tutti i cittadini per una Petizione al Parlamento finalizzata ad escludere la rendita INAIL dal computo dell’ISEE, poiché il nuovo sistema entrato in vigore nel 2015 penalizza gli invalidi più gravi. Sono infatti proprio i grandi invalidi e gli infortunati con disabilità percentualmente più elevate a non poter beneficiare a pieno delle compensazioni previste dal nuovo calcolo ISEE. Essi subiscono quindi un ampio ed ingiustificato taglio dei benefici sociali finora goduti ed un aumento incondizionato delle quote di compartecipazione da pagare per ottenerli”.
“La nostra Associazione che raccoglie oltre 400.000 iscritti di cui oltre 4600 nella sola città di La Spezia – aggiunge il Presidente Ferrari Pierfrancesco - si batte da più di 70 anni per la salute e la sicurezza dei lavoratori, preoccupandosi che siano loro riconosciuti i diritti derivanti dall’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali. Oggi, tali diritti sono in pericolo e tutti i lavoratori devono unirsi per difenderli, mentre coloro che hanno già subito un infortunio devono battersi insieme solidalmente, senza disperdere in mille rivoli l’energia necessaria a dare forza ed autorevolezza ai malati, agli invalidi, ai mutilati, alle vedove e agli orfani dei caduti sul lavoro”.
“Il tema della sicurezza sul lavoro merita maggiore attenzione perché nel 2013 (ultimo dato ufficiale disponibile) - commenta il Presidente  - nella sola nostra provincia abbiamo contato 3075 infortuni e 2 morti sul lavoro. Pertanto è necessario prestare ascolto ai numerosi bisogni di categorie di cittadini concretamente svantaggiati che si ritrovano spesso in difficoltà non solo per burocrazie ma anche perché mancano servizi di consulenza e assistenza qualificati; servizi che invece la nostra Associazione offre gratuitamente attraverso la propria rete con gli esperti del Patronato, del CAF, dell’Agenzia per il Lavoro, dell’Istituto di Formazione e Riabilitazione (IRFA), che sono supportati da professionisti molto sensibili alle loro problematiche.    
“Chiediamo, dunque, agli organi di informazione di partecipare e di dare risalto a questa iniziativa che riguarda tutti i cittadini e che rappresenta un passo importante per porre al centro dell’attenzione collettiva il valore del lavoro, da cui deriva benessere e prosperità per tutti, senza dover rischiare o perdere la salute e la vita”, conclude il Presidente ANMIL di LA SPEZIA, (PIERFRANCESCO FERRARI)


Per maggiori informazioni sulle Sedi dove si svolgeranno gli Open Day telefonare alla Sezione ANMIL di LA SPEZIA – Tel. 0187/736362

mercoledì 18 febbraio 2015

Il Tar del Lazio cancella una "porcata"!

COMUNICATO STAMPA

ISEE:  ANMIL-LA SPEZIA, DECISIONE DEL TAR PIENAMENTE IN LINEA CON LA DENUNCIA DELL’ANMIL


LA SPEZIA, 13 febbraio – È con soddisfazione che apprendiamo la notizia dell’accoglimento da parte del Tar del Lazio del ricorso presentato dai familiari dei disabili contro la riforma dell’indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) entrata in vigore a inizio 2015, che ha introdotto un nuovo meccanismo di calcolo del reddito per l’accesso ad
aiuti e a prestazioni sociali agevolate, sfavorevole per le persone con disabilità più gravi.
I legali dei ricorrenti hanno ricevuto dal tribunale il dispositivo che, come divulgato tramite Facebook, dichiara l'Art. 4 del DPCM 159/2013 illegittimo nella parte in cui include nel computo ISEE le provvidenze economiche erogate dallo Stato a sostegno della disabilità.
Secondo i giudici amministrativi non è dato comprendere per quale ragione, nella nozione di reddito che dovrebbe riferirsi a incrementi di ricchezza idonei alla partecipazione alla componente fiscale di ogni ordinamento, sono stati compresi anche gli emolumenti riconosciuti a titolo meramente compensativo e/o risarcitorio a favore delle situazioni di disabilità, quali le indennità di accompagnamento, le pensioni INPS alle persone che versano in stato di disabilità e bisogno economico, gli indennizzi INAIL.
Una pronuncia, quella del Tar, pienamente in linea con quanto denunciato dall’ANMIL già nelle prime fasi di elaborazione del regolamento. Auspichiamo che ora il Governo prenda atto al più presto di questa importante pronuncia, risolvendo una questione che tutto il mondo della disabilità sta vivendo come una inaccettabile e ingiusta aggressione dei propri diritti.


ANMIL (ASSOCIAZIONE NAZIONALE FRA LAVORATORI  MUTILATI E INVALIDI DEL LAVORO) – LA SPEZIA