giovedì 17 ottobre 2013

Non si ferma l'offensiva politica contro i disabili

Il Comunicato che segue è stato diffuso prima che il governo approvasse la legge di stabilità 2014, ma siccome nulla è cambiato fra la bozza e il testo definitivo da mandare alle camere, la presa di posizione della Fish conserva tutta la sua attualità. E' chiaro che qui non c'è in ballo la questione economica ma il principio sul quale si fondava la stessa legge istitutiva dell'indennità di accompagnamento. L'indennità non era vista come un contributo economico, bensì come indennizzo al titolo dell'invalidità. Ora, con questo provvedimento si conficca un cuneo nei gangli della legge aprendo la strada a futuri "aggiustamenti" con l'inconfessato scopo di arrivare un giorno a quello che hanno più volte tentato di fare vari parlamentari, soprattutto di centrodestra, ma anche di centro e di centrosinistra: la cancellazione brutale dell'indennità.
Ecco dunque il comunicato della Federazione superamento handicap:

In queste ore è in fase di stesura definitiva la bozza della Legge di Stabilità 2014, e le prime indiscrezioni fanno trapelare novità assai preoccupanti, per ciò che riguarda le pensioni delle persone con disabilità e i tagli alla sanità. Di seguito pubblichiamo il commento della FISH- Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap.

"Pensavamo di non dover rivedere le brutali ipotesi normative già avanzate da Monti e Tremonti. Invece ritroviamo, nella bozza di legge di Stabilità, la volontà di risparmiare sulle gravi disabilità, comprimendo il diritto all'indennità di accompagnamento. Reagiremo come abbiamo già fatto in passato."

Questo il commento a caldo di Pietro Barbieri, Presidente della Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap, dopo la lettura delle prime bozze della legge di Stabilità che prevede l'introduzione di un limite reddituale per la concessione dell'indennità di accompagnamento alle persone disabili gravi che abbiano compiuto i 65 anni di età.

Se il testo diventasse legge, a chi supera un reddito lordo superiore ai 40mila euro (70.000 se coniugato) non verrà più concessa l'indennità di accompagnamento. Chi ne è già titolare non avrà più rivalutazioni.

"Chi ha elaborato quella bozza dimentica che quella provvidenza ha una natura indennitaria, che è l'unico livello essenziale certo riconosciuto alle persone con disabilità. E, ancora una volta, si dimentica che la disabilità è la prima causa di impoverimento. Non si considera che una persona anziana, con grave disabilità, spende gran parte delle sue risorse, spesso intaccando il patrimonio, per garantirsi un'assistenza che lo Stato non offre. Il tutto accade in un Paese che preferisce sospingere le persone non autosufficienti verso il ricovero in istituto, anziché sostenere e favorire la domiciliarità."

"Una attacco grave ad un principio che ci illudevamo fosse condiviso. Quelle stesse persone faranno i conti con ilnuovo ISEE (che a causa della legge Salva Italia di Monti considera un reddito la pensione sociale e di invalidità), con i nuovi tributi, con la probabile introduzione di nuovi ticket, con la compressione dei servizi sociali da parte degli enti locali …"

Una reazione molto contrariata quella di FISH anche di fronte alla previsione di un Fondo per la non autosufficienza inferiore ai 300 milioni e all'incertezza intorno al Fondo per le politiche sociali.

"Giusto ieri Ban Ki-Moon, Segretario Generale delle Nazioni Unite, confidava in un mondo dove le persone con disabilità possano avere un ruolo ancora più rilevante come parte attiva del cambiamento. Ma i segnali che rileviamo sono di tutt'altra tendenza. Essi conducono verso la dipendenza, la segregazione, la discriminazione. Altro che "parte attiva del cambiamento".
 
FISH - Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap
www.fishonlus.it

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