sabato 19 ottobre 2013

Niente tagli all'accompagnamento

ROMA - Nella legge di stabilità non ci sarà alcun taglio alle indennità di accompagnamento. Ad assicurarlo è il viceministro al Lavoro e Politiche sociali Maria Cecilia Guerra, che a margine di un convegno Caritas - Cnca sulla tratta specifica che il testo del provvedimento non conterrà nessun riferimento al tetto di reddito per l'indennità di accompagnamento per le persone non autosufficienti. "Non c'è - afferma Guerra - nessun taglio legato alla prova dei mezzi, anzi non c'è mai stato: si possono rassicurare le associazioni che in realtà non avevano nessun motivo per allarmarsi". Secondo il viceministro si è trattato infatti "di notizie diffuse solo dai giornali".
Le parole del viceministro Guerra confermano la sensazione che la norma taglia-indennità (che nel testo entrato martedì scorso in Consiglio dei ministri c’era, eccome se c’era) non troverà posto nel documento definitivo che il governo invierà alle Camere per l’esame parlamentare. Il passo indietro era stato ipotizzato già in Consiglio dei ministri, dove – per dirla con il ministro della Pubblica Amministrazione D’Alia – c’era stata “una discussione articolata” sugli effetti del provvedimento. Sulla norma, che verosimilmente era stata preparata dai tecnici del ministero dell’Economia, erano state avanzate già in quella sede varie valutazioni di merito e di opportunità, con la decisione finale di un ulteriore “approfondimento” da svolgersi in questi giorni. Supplemento di analisi nel corso del quale dal ministero del Welfare si è spinto perché la norma venisse esclusa dal testo finale. Missione che, a questo punto, a giudicare dalle parole del viceministro Guerra, ha avuto successo.
(18 ottobre 2013)
Fonte SuperAbile - Inail

giovedì 17 ottobre 2013

"Ma lo sapete cosa costa assistere un disabile?"

“Avere scongiurato i tagli al settore della sanità è sicuramente molto positivo, ma quando leggo che la legge di Stabilità elimina l’indennità di accompagnamento ai pensionati non autosufficienti con reddito di sessantamila euro, mi chiedo chi siano i ricchi in questo Paese per il ministero della Economia”. Lo ha dichiarato Donata Lenzi, capogruppo Pd in commissione Affari sociali della Camera.
“Nella ricerca di fonti di finanziamento – ha proseguito la parlamentare – si colpisce sempre più spesso il ceto medio che paga le tasse. Lo sanno quanto costa l’assistenza ventiquattro ore al giorno e che la malattia cronica impoverisce le famiglie? Quando si paga il 44 per cento del proprio reddito in tasse lo si fa per avere in cambio un welfare che funzioni
. Ci auguriamo che nel corso dell’esame in Parlamento queste norme vengano modificate”.

Non si ferma l'offensiva politica contro i disabili

Il Comunicato che segue è stato diffuso prima che il governo approvasse la legge di stabilità 2014, ma siccome nulla è cambiato fra la bozza e il testo definitivo da mandare alle camere, la presa di posizione della Fish conserva tutta la sua attualità. E' chiaro che qui non c'è in ballo la questione economica ma il principio sul quale si fondava la stessa legge istitutiva dell'indennità di accompagnamento. L'indennità non era vista come un contributo economico, bensì come indennizzo al titolo dell'invalidità. Ora, con questo provvedimento si conficca un cuneo nei gangli della legge aprendo la strada a futuri "aggiustamenti" con l'inconfessato scopo di arrivare un giorno a quello che hanno più volte tentato di fare vari parlamentari, soprattutto di centrodestra, ma anche di centro e di centrosinistra: la cancellazione brutale dell'indennità.
Ecco dunque il comunicato della Federazione superamento handicap:

In queste ore è in fase di stesura definitiva la bozza della Legge di Stabilità 2014, e le prime indiscrezioni fanno trapelare novità assai preoccupanti, per ciò che riguarda le pensioni delle persone con disabilità e i tagli alla sanità. Di seguito pubblichiamo il commento della FISH- Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap.

"Pensavamo di non dover rivedere le brutali ipotesi normative già avanzate da Monti e Tremonti. Invece ritroviamo, nella bozza di legge di Stabilità, la volontà di risparmiare sulle gravi disabilità, comprimendo il diritto all'indennità di accompagnamento. Reagiremo come abbiamo già fatto in passato."

Questo il commento a caldo di Pietro Barbieri, Presidente della Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap, dopo la lettura delle prime bozze della legge di Stabilità che prevede l'introduzione di un limite reddituale per la concessione dell'indennità di accompagnamento alle persone disabili gravi che abbiano compiuto i 65 anni di età.

Se il testo diventasse legge, a chi supera un reddito lordo superiore ai 40mila euro (70.000 se coniugato) non verrà più concessa l'indennità di accompagnamento. Chi ne è già titolare non avrà più rivalutazioni.

"Chi ha elaborato quella bozza dimentica che quella provvidenza ha una natura indennitaria, che è l'unico livello essenziale certo riconosciuto alle persone con disabilità. E, ancora una volta, si dimentica che la disabilità è la prima causa di impoverimento. Non si considera che una persona anziana, con grave disabilità, spende gran parte delle sue risorse, spesso intaccando il patrimonio, per garantirsi un'assistenza che lo Stato non offre. Il tutto accade in un Paese che preferisce sospingere le persone non autosufficienti verso il ricovero in istituto, anziché sostenere e favorire la domiciliarità."

"Una attacco grave ad un principio che ci illudevamo fosse condiviso. Quelle stesse persone faranno i conti con ilnuovo ISEE (che a causa della legge Salva Italia di Monti considera un reddito la pensione sociale e di invalidità), con i nuovi tributi, con la probabile introduzione di nuovi ticket, con la compressione dei servizi sociali da parte degli enti locali …"

Una reazione molto contrariata quella di FISH anche di fronte alla previsione di un Fondo per la non autosufficienza inferiore ai 300 milioni e all'incertezza intorno al Fondo per le politiche sociali.

"Giusto ieri Ban Ki-Moon, Segretario Generale delle Nazioni Unite, confidava in un mondo dove le persone con disabilità possano avere un ruolo ancora più rilevante come parte attiva del cambiamento. Ma i segnali che rileviamo sono di tutt'altra tendenza. Essi conducono verso la dipendenza, la segregazione, la discriminazione. Altro che "parte attiva del cambiamento".
 
FISH - Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap
www.fishonlus.it