sabato 26 gennaio 2013

Lavoro, altra mazzata sulla disabilità


Nota della Fish (Federazione italiana superamento handicap)

Il Ministero del Lavoro ha dunque licenziato la bozza di decreto che dovrebbe rivedere le disposizioni sui cosiddetti esoneri parziali per le aziende obbligate all’assunzione dei lavoratori con disabilità.
Quella dell’esonero parziale è un’opportunità ammessa dalla Legge 68/1999, in casi eccezionali e che consente alle aziende, in particolari situazioni, di essere parzialmente sollevate dagli obblighi di assunzione, a fronte di versamenti onerosi nemmeno troppo gravosi.
Purtroppo, negli anni, per questa opportunità le maglie sono state sempre più larghe, nonostante le reiterate proteste delle associazioni e del sindacato.
Dal nuovo decreto ci si attendeva che vi fosse un deciso intervento restrittivo e di buon senso per restituire posti di lavoro e un impiego dignitoso a migliaia di persone con disabilità.
Purtroppo il testo del decreto che verrà sottoposto il 24 gennaio alla Conferenza Stato Regioni tradisce ampiamente queste aspettative.
Il testo del decreto allarga ancora le maglie degli esoneri parziali, consente nuove e più ampie scappatoie, beffando le aspettative delle migliaia di persone con disabilità escluse dal mondo del lavoro”. Così, molto duramente, commenta Pietro Barbieri, presidente della Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap, dopo la lettura del decreto.
Chiediamo alla Conferenza Stato Regioni, chiamata ad esprimere un parere vincolante sullo schema di decreto, di respingere il documento e di chiederne una nuova e più garantista stesura. Anche alle Regioni conviene contare su Cittadini inclusi al lavoro, anziché persone discriminate da affidare ai servizi sociali per interventi tristemente riparatori”.

martedì 15 gennaio 2013

Ennesima tragedia della disperazione


«Quando io sarò morto ha detto di aver pensato cosa ne sarà di mia figlia e di mia moglie?».
Con questa angoscia nel cuore comune a tantissime famiglie che vivono il dramma della disabilità  un pensionato di Cavour (provincia di Torino), Franco Pons, un fabbro di 67 anni, ha ucciso questa notte la moglie e la figlia disabile, e si è poi costituito ai carabinieri. Pons era ossessionato dall’idea di lasciare sola la figlia; non sopportava l’idea che potesse essere rinchiusa in un istituto, e per questo era caduto preda di una grave forma di depressione. “Uscivano sempre insieme, erano sempre insieme”, ha commentato un vicino.