“La bocciatura
dell'istituzione di un fondo di 150 milioni di euro per i disabili da parte del
governo Monti, una somma equivalente a quanto si spende per due mesi e mezzo di
missione in Afghanistan, e' un atto gravissimo che allontana ancor di piú l'Italia
dal modello sociale europeo”. A dirlo e' l'europarlamentare e capodelegazione
Idv Niccoló Rinaldi, commentando il parere negativo del sottosegretario alle
Politiche sociali Cecilia Guerra, fornito nel corso dell’ultima audizione della
Commissione Affari sociali della Camera, all'istituzione del fondo per la
disabilitá. “Giá preferire un modello economico che salva le banche e taglia il
welfare e' censurabile – ha osservato l'eurodeputato -. In quest'ambito, poi,
ridurre drasticamente i fondi per i disabili gravi nel momento in cui restano
senza familiari che li possano accudire, il cosiddetto fondo per il ‘dopo di
noi’, è davvero incredibile, vergognoso e crudele”.
Secondo l'europarlamentare, il parere negativo del governo “e' un pessimo segnale politico che, se confermato, potrebbe ridurre alla disperazione milioni di famiglie: in Italia vivono 2,6 milioni di disabili gravi, di cui un terzo giovani. Spero, dunque, in un sussulto di dignitá dell'esecutivo: portare la spesa sociale per disabili, anziani e minori dell'Italia oltre l'attuale misero 0,4% del Pil ora e' davvero un imperativo di civiltá”.
Secondo l'europarlamentare, il parere negativo del governo “e' un pessimo segnale politico che, se confermato, potrebbe ridurre alla disperazione milioni di famiglie: in Italia vivono 2,6 milioni di disabili gravi, di cui un terzo giovani. Spero, dunque, in un sussulto di dignitá dell'esecutivo: portare la spesa sociale per disabili, anziani e minori dell'Italia oltre l'attuale misero 0,4% del Pil ora e' davvero un imperativo di civiltá”.
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