venerdì 10 febbraio 2012

Dov'è la differenza?


MILANO - «Un pazzo costa allo Stato 4 marchi al giorno, uno storpio 5,50, un criminale 3,50...». Iniziava così un problema del manuale di matematica nella Germania nazista del 1940: lo scolaro doveva calcolare, senza quei pesi, quanto si poteva risparmiare. Alla larga dai paragoni provocatori, ma che razza di Paese è quello che taglia i fondi ai disabili? Ed è lecito che sfrutti fino in fondo, come denuncia il Censis, le famiglie che si fanno carico giorno dopo giorno, spesso eroicamente, dell'assistenza?


Comincia così un articolo di Gian Antonio Stella (che desidero ringraziare) pubblicato ieri 9 febbraio 2012 sul Corriere della sera. Per chi volesse leggerlo, ho condiviso il testo integrale su Facebook

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